MIXOMATOSI MITRALICA
La mixomatosi mitralica rappresenta da solo circa il 70-90% delle patologie cardiache nella pratica clinica del cane.
Si tratta di una patologia di tipo degenerativo, che colpisce anche l’uomo, di origine ancora non ben chiarita, che colpisce appunto la valvola mitrale, struttura che regola il flusso ematico tra atrio sx e ventricolo sx. Colpisce prevalentemente, ma non esclusivamente, cani di piccola-media taglia, con predilezione per alcune razze.
I soggetti colpiti possono presentare un corredo sintomatico estremamente vario, che può andare da un tipico soffio cardiaco (magari rilevato durante una semplice visita vaccinale), a sintomatologia più complessa e grave come difficoltà respiratorie, intolleranza allo sforzo e talvolta tosse ricorrente.
Purtroppo non esiste ancora una terapia che porti ad una guarigione della patologia (se non la chirurgia sostitutiva o ricostruttiva, pratiche ancora non accessibili alla maggior parte degli utenti), esistono però protocolli terapeutici efficaci che, nella maggioranza dei casi, riescono a tenere sotto controllo lo scompenso cardiaco derivato.
Diagnosi e terapia precoci risultano, pertanto, fondamentali per una buon controllo clinico della patologia. L'iter diagnostico prevede, oltre ad una adeguata visita clinica specialistica, esami strumentali e di laboratorio (esame Rx del torace, esame ecocardiografico, esame ECG di superficie ed eventuale Holter 24 ore).
Questi elencati sono i migliori strumenti a nostra disposizione per diagnosticare, stadiare e curare questa patologia.
CARDIOMIOPTIA IPERTROFICA
Ne esistono due forme: una forma idiopatica, giovanile, di origine genetica, che riguarda soprattutto alcune razze feline (Maine Coon, Sacro di Birmania, Ragdoll, Sphinx) e loro derivati, e una forma acquisita, più tardiva secondaria a stati di sindrome ipertiroidea.
Si tratta dell'ipertrofia in senso concentrico della parete miocardia ventricolare sinistra, o di alcune porzioni di questa; questo comporta sia la diminuzione del volume ematico disponibile e quindi del volume della gittata sistolica, sia un inadeguato trofismo del tessuto miocardico ventricolare.
Normalmente il gatto affetto presenta sintomatologia prevalentemente respiratoria, soprattutto dispnea, ed intolleranza allo sforzo. Nei casi più avanzati possiamo anche avere ascite e dove subentrino anche complicazioni del ritmo, episodi di lipotimia.
Le forme più gravi di questa patologia comprendono anche fenomeni trombo-embolici molto gravi, con sintomatologia algica acuta, che si manifestano con stati di irrequietezza ed aggressività del gatto, difficoltà motorie del treno posteriore o più raramente, delle zampa anteriore sinistra.
CARDIOMIOPATIA DILATATIVA
Si tratta di una patologia degenerativa del tessuto miocardico che comporta la sua sostituzione con tessuto fibroso o fibro-adiposo.